Assurdo e familiare, Freud/Vito
PROVE
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Deliziosa la parte della signora Cremonini
in : "Se ne volete dell'altro cenè
una bottiglia intera".
Prevista la battuta del marito
nella parte del marito : "A me solo un dito".
Da una tromba all'altra delle scale
cresce il ritmo labiale .
Il ragionier Palmieri invita a bere
come se fosse ieri , con la spensieratezza
ormai perduta . Tio Pepe , da sempre .
Labiodentale la suocera sotto un arco acuto
narra di tradimenti e di lusinghe ,
il vermut che lui beveva è disciplina .
S'incrina la sua recitazione col lacrimale
nostalgico gutturale : "Non se ne fa più
di quello buono o s'è perduto il gusto ".
Ogni liquore era legato a una città ,
riproponeva gli odori dei suoi campi .
Su questa frase è impacciata Lidia ,
nel suo fonema domenicale vorrebbe dire
ci sono paste , paste alla cineasta .
VITO RIVIELLO
da " Assurdo e familiare", Empiria , 1986