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La poesia


Amo le forme di aristocrazia, come la poesia, come il grande software prodotto diffusamente e incontrollabilmente, "personali": software, poesia, le persone stesse.
Ho scelto la causa della poesia, tra le altre culture, per due motivi: tutti possono praticarla (è democratica la poesia), è terribilmente esclusiva ( aristocratica), è difficilissima raffinata mutevole libera.
Una cosa a cui tutti accedono e pochi raggiungono, pochissimi tanto che non se ne rendono conto, e la poetizzano.
Io non ho scritto romanzi o altra letteratura perchè bisogna "saper farlo" in un dato modo. La poesia è libertà, e ti punisce  lei stessa quando sbagli, fallisci..

La cosa più comica è che vanno a scuola, di una cosa di cui gli insegnanti non sanno nulla, ah ah ah
Loro conoscono la poesia morta, quella che "immortale" appartiene al passato, non al tuo mondo d'essere.

Sanguineti mi rispose semplicemente così (perchè questi ti rispondono se sai incontrarli!): "nel mio scaffale ci sono tutti, c'è addirittura shakespeare, ma io provo, penso, dico,...lo stesso"
Così fanno i poeti.

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